Cartelli, cartellini, cartelloni

La cartellistica presenta sempre delle chicche niente male, e mi sembra giusto che non vengano dimenticate. Cliccando sulla foto dovrebbe apparire l'immagine a risoluzione maggiore.

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Immagine	Luogo e data	Descrizione
	Milano, via Predabissi 2010-02-09	l Comune di Milano ha deciso che via Predabissi era sufficientemente vicina alla linea rossa della metropolitana per meritare di avere le strisce blu. Vabbè, la cosa non è poi così interessante, non ho problemi ad ammetterlo. Più interessante chiedersi cosa stessero pensando gli operai che hanno messo il cartello; magari, considerando che la via è ancora piuttosto disastrata a causa dei pluriennali lavori per il parcheggio interrato lì vicino, non volevano rafforzare l'idea che si potesse anche parcheggiare?
	Milano, piazza Einaudi 2009-07-13	Milano è una città sempre in movimento, lo sanno tutti. Anche i semafori si adeguano: come vedete, l'omino del semaforo rosso non è fermo ma in movimento. Che poi le macchine lo falceranno immediatamente, quella è un'altra storia...
	Milano, Cimitero Monumentale 2009-04-20	A Milano la sindaca le pensa proprio tutte: visto che ha chiuso al traffico via Paolo Sarpi, ha deciso di mettere a pagamento la sosta al Cimitero Monumentale (qualche centinaio di metri di distanza, ma cosa sono pochi passi in confronto alla Grandezza della Capitale Economica Italiana?) Solo che qualcuno deve avere fatto le cose un po' in grande, come si può vedere da questo cartello di divieto di sosta accanto al quale sono state regolarmente aggiunte delle strisce (blu, ça va sans dire). Bonus: quel pezzo di marciapiede avrebbe uno scivolo pedonale, anch'esso tristemente bloccato dalle strisce.
	Milano, via Ressi 2009-03-04	Via Ressi è sufficientemente larga, e a Milano c'è sufficiente fame di parcheggi, per fare dei parcheggi a pettine. Nulla di male, e in fin dei conti in questo modo diventa anche un po' più difficile parcheggiare in doppia fila, anche se c'è chi ci riesce comunque. Però, a giudicare da quello che si può vedere, ci sono ancora ottimi margini di miglioramento nel processo decisionale che porta alla delimitazione dei posti!
	Milano, Stazione Centrale 2008-11-03	Nella Stazione Centrale di Milano i tapis roulant devono essere piuttosto bassi, visto che non li chiamano "tappeti" ma "tappetti"...
	Calceranica (TN), 2008-07-27	Il sindaco di Calceranica al lago, simpatico comune del Trentino, sa che ci sono molti turisti stranieri, e così ha pensato bene di aggiungere la traduzione in inglese ai cartelli. Ha preso il dizionario: parcheggio=parking, pagamento=paymento, a=to.
	Calceranica (TN), 2008-07-27	Sempre il sindaco di Calceranica qua ha superato sé stesso, o forse aveva dovuto rendere il dizionario. "È consentito" diventa "it is concurred" (è d'accordo?); gli "autorizzati" sono "authorizes" (immagino che ci sia la s del plurale del verbo); ma soprattutto i "cani al guinzaglio" sono diventati "dog to the last". Occhei, la s del plurale di dog l'ha dovuta spostare su; occhei, "al" è evidentemente "to the"; ma il guinzaglio ("leash") come ha fatto a diventare "last"? l'amico del sindaco, quello intelligente che ha tradotto, ha una scrittura così pessima?
	Carpi (MO), via Fassi 2008-05-11	I carpigiani ci tengono molto alla precisione, mi sa. Spiegare che il dosso artificiale si trova a 26 metri, e non a 25 o a 30, cambierà la vita a tutti gli automobilisti che si troveranno a passare da quelle parti... Oppure c'è un'altra spiegazione: visto che a fianco della via c'è una scuola, i bambini potranno calcolare quanti secondi occorrono a un'auto che viaggi a trenta all'ora per arrivare al dosso. Ogni settimana cambiano le cifre, e c'è un nuovo problema per loro!
	Milano, via Sammartini 2008-03-29	Un vecchio cartello nella stazione Centrale di Milano, che però mi sa tanto prevedesse con alcuni decenni d'anticipo l'Alta Velocità.
	Sestri Levante (GE) 2008-01-03	Quando una piazzetta è praticamente sul mare non si sa mai cosa ti possano parcheggiare. A Sestri Levante, come si può notare, hanno pensato bene di far presente che non ci sono solo auto e moto che possono arrivare fino a lì.
	Trapani-Marettimo 2007-08-13	Sui traghetti che fanno servizio da Trapani a Marettimo non ci sono "vie di fuga", ma "sfuggite". Ho controllato sul De Mauro: la parola sfuggita ha come unico significato "visita breve e rapida in un luogo". O sono davvero Grandi Navi Veloci e quindi ci si sta poco a bordo, oppure qualcuno ha pensato a una fuitina in traghetto!
	Ciriè (TO) 2007-07-17	La bucolica strada sotto il cartello porta al cimitero della frazione Devesi di Ciriè, come vedete sullo sfondo. Potete insomma immaginare che non ci sia poi tutto questo traffico automobilistico. Però l'amministrazione locale ha pensato bene di avvisare gli automobilisti che avessero preso la stradina per una pista di velocità che c'è un "forte traffico ciclistico". Noi pedalatori ringraziamo per la sensibilità, ma noi italiofoni ci struggiamo per il lessico usato. Tant'è: siamo nella zona in cui ci sono le "intersezioni semaforizzate"...
	Trento, stazione 2007-07-15	A Trento pensano giustamente di lasciare parcheggi per handicappati vicino alla stazione. Ma forse pensano anche all'inquinamento palinistico (nel senso delle paline), e così è uscito fuori questo cartello singolo per due posti auto. Solo che "vale per due posti" a me più che altro fa solo pensare alle bisvalide Panini di quando ero piccino...
	Trento, stazione 2007-07-13	Avete presente quei posti dove passa la linea del cambio di fuso orario e quindi ci si può mettere in mezzo con un orologio per braccio e regolarli su ore diverse? Ecco, anche la stazione ferroviaria di Trento è uno di quei posti. L'unica differenza è che Trento è piccola e la differenza è solo di un minuto, ma come vedete arrivi e partenze non sono affatto contemporanei.
	Milano, viale Monza 2007-06-01	Questo cartello è in bella vista in un parcheggio GS. Notate innanzitutto il tono finto non-burocratese, che dovrebbe mettere il malcapitato automobilista più a suo agio. Ciò detto, guardate di nuovo attentamente il testo. Non c'è scritto "Vietato portare i carrelli fuori dal parcheggio", ma "Vietato portare fuori i carrelli dal parcheggio" che non è che mi suoni molto bene. Ma il meglio è sotto, dove la frase scritta in grande viene "spiegata" con un'altra frase praticamente identica. Secondo me hanno pagato chi ha scritto il cartello un tanto a parola, e lui si è vendicato.
	Chiavari (GE) 2007-04-21	Chiavari ha le vie strette, e quindi, anche se i camion della nettezza urbana sono di dimensioni minori che nelle grandi città, hanno comunque bisogno di spazio per manovrare. Ecco dunque che viene messo un divieto di sosta in una zona di passaggio. Solo che il divieto non parte dalle 17, ma dalle 17:10. Come mai? Forse qualche amico degli amici trova comodo parcheggiare là, ma esce dall'ufficio alle 17 e ha bisogno di qualche minuto?
	Chiari (BS) 2006-07-10	Chiari è in piena Padania, il che non è esattamente la Pedonia. Nella stazione ferroviaria della ridente cittadina passano e si fermano indubbiamente dei treni, ma bisogna prenderli al volo, visto che - come potete vedere - un pedone non può sostare. L'altra possibilità che mi viene in mente perché RFI abbia messo un cartello come questo è che si voglia mantenere in forma il pendolare che è costretto a muoversi su e giù in attesa del treno...
	Rozzano, via Curiel 2006-06-16	Garantisco che non è un fotomontaggio. Il cartello di stop è proprio lì, in mezzo a quella che con un po' di fortuna tra un anno sarà un'aiuola. Naturalmente una ragione c'è; fino a qualche mese fa, infatti, lì c'era una strada che doveva dare la precedenza a quelli che sfrecciavano per andare al centro commerciale Fiordaliso. Poi qualcuno ha pensato bene di rifare tutta la viabilità della zona per allungare il percorso automobilistico e impedirlo del tutto ai pedoni; peccato che quel qualcuno si sia dimenticato di togliere il cartello.
	Milano 2006-06-12	Ne ho parlato anche nelle mie notiziole (un po' di sinergia interna al sito, che diamine!) Come si può vedere nella foto, ancorché un poco sfocata, ATM ha deciso che il periodo tra il 12 giugno e il 7 luglio fa parte della "stagione invernale". Che freddo :-)
	Mondovì (CN), via Gallo 2006-06-11	E dire che Mondovì dovrebbe essere in una zona fortemente legata alla vecchia diccì! San Pio V, in questa insegna di parcheggio, è diventato un S.Piov, che fa solo pensare a un Govern Ladr.
	Milano, Viale Zara 2006-06-03	Ero passato spesso davanti a questo ufficio postale, e c'era sempre qualcosa che trovavo strano nel cartello che indicava il divieto di sosta corrispondente. Finalmente ho scoperto l'arcano: il logo di PosteItaliane è formato da un "pt" minuscolo stilizzato. Chiunque abbia attaccato l'adesivo non si è accorto che il logo non è ruotabile di centoottanta gradi, e ha messo un "qd". "Quanto disservizio"?
	Milano, Arena 2006-03-16	Purtroppo faceva freddo, tremavo e la foto è rimasta un po' mossa. Ma non potevo non immortalare il lavoraccio compiuto da chi doveva fare uno scavo e quindi ha posato tutta quella sfilza di cartelli con limiti di velocità sempre più ridotti... in mezzo a una pista ciclabile.
	Milano, via Murat 2005-10-23	All'interno di un condominio, sono stati messi un po' di cartelli vari (quello con il semaforo non l'ho ben capito, visto che non ce n'è nessuno: magari era un simpatico memento per non correre troppo) per l'accesso ai box sotterranei. Solo che non avevano voglia di piantare un palo, e sul fianco si trovava un bel muro bianco: l'effetto è piuttosto surreale.
	Milano, piazza Appio Claudio 2004-10-15, 2005-10-15	Non ho dovuto andare lontano per questa foto: è praticamente sotto casa mia, all'angolo con piazza Appio Claudio. Hanno rifatto da poco l'asfalto della corsia preferenziale, con relative strisce. Però forse gli operai non parlavano italiano, o magari erano dislessici... e abbiamo ottenuto un TXAI. Fin qua non sarebbe stato ancora nulla: ma esattamente un anno dopo hanno ridipinto le strisce e le scritte... ed è rimasto il TXAI. Immagino che abbiano semplicemente rimesso le sagome sopra le vecchie scritte.
	Usseglio (TO), val d'Arnas 2005-08-17	Siamo all'imbocco della strada privata dell'Enel che porta al lago della Torre, dove c'era una centrale elettrica al momento dismessa. La strada è stretta, abbastanza pericolosa - ma tanto non ci si deve andare - e soprattutto in una zona dove tendono a cadere massi. Come si può notare, cadono a destra e cadono a sinistra...
	Rozzano 2005-05-09	Lasciate ogni speranza, o voi che attraversate! Questo semaforo pedonale, alla rotatoria sulla statale dei Giovi con la strada che porta a Milanofiori, fa immediatamente capire che l'attraversamento non è una faccenduola da poco, e che ci mettono un attimo a stirarti anche se stai passando con il verde.
	Milano, via Pulci 2005-01-22	Il cartello è perentorio: o si gira a destra o a sinistra, niente scherzi. Il guaio è che a sinistra la corsia del tram impedisce l'accesso, e comunque la strada è senso unico nell'altra direzione; e anche la via di destra è un senso unico rovescio. In compenso, non c'è nulla di male a proseguire diritto, come si può notare dalla svolta obbligata per chi proviene dalla traversa. Aggiornamento: sono passato il 29 ottobre 2005 e il cartello non c'è più. Qualcuno se ne deve essere accorto.
	Rozzano, viale Toscana 2005-01-19	Il comune di Rozzano è recidivo. e continua a tartassare i poveri pedoni. Non importa la neve: l'accesso è vietato.
	Milano, via Clementi 2004-11-01	Gli abitanti della via privata Muzio Clementi hanno deciso che la gente non deve entrare, a meno che non ci abitano. Quindi c'è la sbarra e un minaccioso cartello. Passi per cicli e motocicli, ma chi glielo spiega a un cane che non può entrare?
	Chiavari (GE) 2004-07-24	La matematica non è un'opinione. Una serie può anche avere un solo termine, come in questo cartello. Mi aspetto però di trovare indicata prima o poi una serie di zero rallentatori...
	Bologna, via San Vitale 2004-06-15	A Bologna non hanno perso tempo dopo la vittoria di Cofferati. Ecco una foto, presa da Federico Croci, dove si nota come si tengano in considerazione alcune importanti categorie di cittadini.
	Milano, via Broletto, 2003-04-09; Firenze, viale Petrarca 2004-04-10	Questa la capisco solo io, temo. Non è ovvio che gli autorizzati abbiano il "diritto"? Ma a quanto sembra, questo "diritto" non si limita a Milano. Nella foto inviatami da Lapo Caratelli, scattata il 10 aprile 2004 a Firenze (zona San Frediano, su viale Petrarca) notiamo varie cose. Innanzitutto è probabile che qualcuno si sia divertito a cambiare la scritta, ma in questo caso poteva anche portarsi le lettere maiuscole. Poi mi chiedo: nemmeno più a Firenze si riesce a scrivere in italiano corretto?
	Roma, stazione Termini 2004-01-28	A Roma Termini si direbbe che sentano ancora vivissime le origini latine, come si può notare dalla destinazione di questo treno.
	Auckland (Nuova Zelanda) 2003-12-08	Anche con i cartelli i neozelandesi mostrano come siano molto beneducati. Quando ci sono dei lavori stradali, sanno che danno fastidio; quindi alla fine ringraziano per la pazienza...
	Nuova Zelanda 2003-12-05	Qui non è questione di traduzione da piedi in metri. Infatti l'equivalente è rispettivamente 11 piedi 3 pollici, e 580 iarde. È proprio che i neozelandesi sono persone precise.
	Wellington (Nuova Zelanda) 2003-11-29	Cartello provvisorio (è arancione), per una sfilata a Wellington. La cosa interessante è che viene indicato il telefono del "Signore degli Anelli", cui è dedicata la sfilata...
	Queenstown (Nuova Zelanda) 2003-11-23	Questi cartelli in realtà sono il risultato di qualche buontempone neozelandese che dalle parti di Queenstown ha deciso di fare un "enhancement" al segnale di attenzione dosso.
	Bruxelles 2002-04-03	All'estero sono molto più precisi. Questa foto, presa a Bruxelles, avvisa i ciclisti del pericolo rappresentato da un tram. D'accordo, il disegno è di un treno, ma non sottilizziamo. Il fatto è che il tram sta a un metro di distanza, come si può vedere dai binari. Forse che il nebiun belga è ancora peggio di quello milanese, e non si vede a un metro?
	Rozzano, cavalcavia sulla tangenziale ovest 2001-11-14	Sempre sui cartelli stradali, a Milano hanno preso molto seriamente il problema dei sassi dai cavalcavia, e hanno trovato la soluzione: un cartello "divieto di sosta e fermata per i pedoni" all'imbocco dei ponti incriminati.
	Torino, corso Matteotti angolo corso Re Umberto 2001-11-01	A Torino gli ippocastagni sono molto frequenti: il Comune, soprattutto nella stagione autunnale, vuole sincerarsi che nessuno possa correre dei rischi beccandosi una castagna in testa...